sabato 15 aprile 2006

Alkaline Trio - Good Mourning

1. This Could Be Love;
2. We've Had Enough;
3. 100 Stories; 4. Continental;
5. All On Black; 6. Emma;
7. Fatally Yours;
8. Every Thug Needs A Lady;
9. Blue Carolina; 10. Donner Party;
11. If We Never Go Inside;
12. Blue In The Face.


Non è facile unire testi malincolici, atmosfere dark e corpose melodie punk pop: gli Alkaline Trio di Matt Skiba ci riescono nel migliore dei modi, licenziando questo GOOD MOURNING che si candida di diritto nella lista degli album più interessanti degli ultimi anni. Il titolo è un evidente gioco di parole tra la formula di saluto e la parola "mourning" (=lutto, lamento): la band ha scelto questo titolo perchè rappresenta al meglio la loro musica, un intersezione tra le melodie catchy tipiche del punk pop e la predilizione per atmosfere dark alla AFI.

Nonostante l'impronta classica del trio sia evidente e il modo di suonare e comporre rimanga lo stesso, affiorano anche alcune novità durante l'ascolto del disco: innanzitutto si nota una produzione più curata
In secondo luogo l'album non rimante per tutti i quaranta minuti di durata sulla stessa onda sonora, ma alterna pezzi più duri a quelli a cui ci hanno solitamente abituato (We've Had Enough, Fatally Yours, Donner Party), a ballate più lente ed emozionali (come la conclusiva Blue In The Face), a canzoni punk pop in stile Green Day dotate di ritornelli catchy che prendono facilmente l'ascoltatore (Emma, Blue Carolina).

L'album si apre con la struggente This Could Be Love, quasi un omaggio ai Social Distortion più cupi, e continua con la coinvolgente e travolgente We've Had Enough, che colpisce anche per la sovrapposizione di voci nel ritornello: senza dubbio uno dei migliori episodi dell'intero lavoro.
L'album si snoda poi tra mid-ballad rock dalla forte impronta emo, come la trascinante Continental e All On Black, della quale non passa certo inosservato il testo, decisamente sopra la media per quanto riguarda l'attuale scena punk pop: d'altra parte è noto che la band di Chicago cura le liriche forse ancora più che le musiche, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

L'emozionante Blue Carolina, pezzo che si rifà alla migliore tradizione melodica del punk-pop, fa il paio con Emma, episodio energico in cui amore e morte si incontrano ancora una volta.
Fatally Yours e Donner Party, che le seguono a ruota, sono due schegge che quasi spiazzano l'ascoltatore per la velocità e la dinamicità.
In Every Thug Needs A Lady si segnala la sovrapposizione tra chitarra elettrica e chitarra acustica, mentre quella classica viene usata solo nel brano di chiusura, la cupissima ballata Blue In The Face. nei minimi particolari.

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